Il 9% circa della popolazione italiana è afflitto da obesità , un terzo è in sovrappeso, oltre il 20% fuma.
Obesità, sovrappeso e fumo sono fattori di rischio che possono essere rimossi adottando corretti stili di vita e portando, di conseguenza, ad una riduzione significativa dell’incidenza di patologie tra le più diffuse e gravi.Prevenire significa porre in atto tutta una serie di azioni finalizzate a eliminare o a ridurre al minimo il verificarsi di situazioni dannose, o comunque pericolose sia per le persone, che per gli animali e le cose.
In campo sanitario, con prevenzione si intende l’insieme delle azioni volte al mantenimento o al miglioramento dello stato di salute, quindi volte ad anticipare l’insorgere di un determinato tipo di patologia, o a curarne gli effetti, o a limitarne i danni.Esistono infatti tre livelli di prevenzione:
- Primaria: evita o contrasta l’insorgere di una patologia
- Secondaria:è legata alla diagnosi precoce di una patologia nascente
- Terziaria: cura e riduce i “danni” prodotti da una patologia, limitando le complicazioni.
Esempi di prevenzione ai vari livelli:
- Prevenzione primaria: svolgere una sana e regolare attività fisica, abbinata a un’alimentazione equilibrata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo
- Prevenzione secondaria: cominciare a praticare attività fisica e ad avere un corretto regime alimentare, perché il peso corporeo è ormai troppo alto e si fa fatica a salire una rampa di scale o ad allacciarsi le scarpe
- Prevenzione terziaria: praticare attività fisica perché prescritta dal medico, che ha riscontrato, ad esempio, un’ipertensione arteriosa. Quindi movimento come terapia “riabilitativa” e preventiva contro eventuali recidive.
Innumerevoli studi hanno dimostrato quanto l’esercizio fisico sia importante per il benessere del corpo e della mente.
Dell’importanza del movimento ci si è accorti in questi ultimi decenni, durante i quali il trend delle “cattive abitudini alimentari e sociali” – conseguenza del “benessere” moderno – ha portato progressivamente ad una vera e propria pandemia. Esempi banali sono: l’utilizzo indiscriminato dell’automobile anche per fare poche decine di metri, il telecomando, l’ascensore, la console ed i loro videogiochi, i fast-food etc.
Come conseguenza di tutto questo, la qualità della vita, apparentemente migliorata, è in realtà peggiorata!
è per questo che – da personal trainer e da genitore – sento la responsabilità di operare nel miglior modo possibile per promuovere la salute con un alto livello di qualità.
Il personal trainer, in quanto esperto del movimento, può e deve giocare un ruolo fondamentale in campo preventivo, ponendo le proprie attenzioni e competenze a disposizione di chi vuole migliorare il proprio stato di salute e benessere psico-fisico.
È sempre il personal trainer che, attraverso il movimento, deve farsi promotore della salute, dove per promozione della salute si intende:“il processo che consente alle persone di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla” (secondo la “Carta di Ottawa” – sottoscritta dagli Stati appartenenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità).
Ma quali sono i benefici che l’attività fisica regolare può produrre?
Tra i tanti, eccone alcuni tra i più rilevanti:
- A livello cardiovascolare
– Migliora la funzionalità cardiaca: aumentano le cavità (atri e ventricoli), le pareti diventano più spesse e forti, quindi il cuore pompa più sangue ad ogni contrazione
– Si riducono le resistenze dei vasi a livello periferico, con miglioramenti importanti sulla pressione sia diastolica che sistolica
– Migliora lo scambio, il trasporto e l’utilizzo dell’ossigeno
– Aiuta a prevenire patologie cardiovascolari, quali l’ipertensione arteriosa, l’ictus, la malattia coronarica, le cardiomiopatie
- A livello muscoloscheletrico
– Migliora la forza, il trofismo muscolare e la flessibilità
– Migliora la coordinazione, l’equilibrio e si riduce il rischio di cadute
– Migliora la percezione del sé
– Ritarda l’insorgenza dell’osteoporosi e ne rallenta l’avanzamento
- A livello del metabolismo e della composizione corporea
– Aumenta la massa muscolare, parte metabolicamente attiva, e di conseguenza anche il dispendio energetico nelle 24 ore
– Se combinata con una corretta alimentazione, l’attività fisica intacca le riserve adipose riducendole
– Previene patologie metaboliche, quali il diabete mellito e la sindrome metabolica *.* Viene definita “a rischio sindrome metabolica” la condizione di persone che presentino associati tre o più dei seguenti sintomi:
> indice di massa corporea (rapporto esistente tra peso e altezza: peso(kg)/statura (metri) 2) superiore a 30
> girovita superiore a 102 cm per gli uomini e a 88 cm per le donne
> ipertensione arteriosa superiore a 130 (massima) e 90 (minima)
> glicemia a digiuno superiore a 110 mg/dl (100 mg/dl secondo l’ADA)
> colesterolemia superiore a 200 mg/dl
> trigliceridi superiori a 150 mg/dl
- A livello psicologico
– L’esercizio fisico garantisce benefici a livello emotivo, incrementando l’energia e rafforzando la prospettiva ottimistica della vita e l’immagine positiva di sé
– Riduce i livelli di stress e di tensioni nervose
– Favorisce e potenzia il riposo notturnoQuindi, per potenziare la propria salute, quale modo migliore di praticare attività fisica con regolarità e apportare radicali e duraturi cambiamenti al proprio stile di vita?
A vederlo sembrerebbe un panorama idilliaco, in cui tutto è facile e lineare, ma non lo è.
Infatti, se praticata con i dovuti modi, e magari sotto la guida di un professionista del movimento, l’attività fisica può essere considerata un investimento sul presente e sul futuro, a prescindere dall’età. È ovvio che prima si comincia, meglio è.
Allo stesso tempo, se praticata in maniera discontinua, disordinata o in eccesso, potrebbe essere fonte di infortuni.
C’è da dire anche che l’allenamento fatto con tutti i criteri e sotto la supervisone di un allenatore personale non ci mette al riparo dagli infortuni, ma sicuramente ci espone in maniera più limitata a tali evenienze, tanto che se dovessimo porre su una bilancia benefici e rischi dell’attività fisica, l’ago penderebbe in maniera netta dalla parte dei primi.Concludendo, ritengo sia doveroso per ciascun individuo – giovane, adulto, anziano, uomo o donna – assumere un atteggiamento positivo verso qualsiasi forma di movimento e di stile di vita sano. Naturalmente spetta a noi genitori avviare i nostri figli all’attività fisica e soprattutto dare l’esempio, praticandola in prima persona.
Tratto da http://www.my-personaltrainer.it/allenamento/prevenzione.html